17 ottobre 1945. Il nostro Paese è uscito da pochi mesi dalle devastazioni della guerra, con enormi distruzioni. La sua capacità produttiva è stata riportata ai livelli di ottant’anni prima. A Belluno, come in tutta l’Italia settentrionale, la pubblica amministrazione è ancora governata dagli alleati ma, proprio in quel giorno, sui giornali si legge che presto anche le province venete verranno affidate al proprio legittimo governo.
Con l’anno che verrà, il 1946, si potrà lentamente ripartire un passo per volta, con una nuova forma istituzionale e una nuova Costituzione, che presto comincerà a prendere forma.
In quel giorno, tredici artigiani bellunesi firmano l’atto costitutivo di una nuova associazione datoriale, apartitica, indipendente dalla realtà industriale, che tuteli, coordini e promuova l’artigiano e i mestieri, le “arti” appunto, che lo compongono, dando loro un’identità precisa nella quale riconoscersi, per cogliere in questa veste le opportunità di un futuro tutto da ricostruire.
Inizia così il cammino dell’APPIA, Associazione Provinciale Piccola Industria e Artigianato di Belluno che nel 2020 ha posato la pietra miliare dei suoi 75 anni.
In questa cifra significativa possiamo leggere un complesso percorso di crescita, strettamente intrecciato con le vicende socio – economiche del nostro Paese e della nostra Provincia, caratterizzato dal costante supporto dell’APPIA agli artigiani bellunesi nello sviluppo delle loro necessità di servizio e innovazione.
Dal 1966 APPIA aderisce per affiliazione alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, CNA.
Nel 1969, con l’apporto determinante dell’APPIA, viene costituito il Comitato Regionale Veneto della CNA, con la nomina a primo Presidente regionale del nostro Presidente provinciale cav.uff. Armando Da Roit che diventerà, negli anni ’70, Vice Presidente nazionale della CNA e Presidente nazionale del Patronato EPASA.