Lo scorso 23 gennaio, CNA Veneto Benessere, con la partecipazione dell’Istituto Victory e di ENAIP Veneto, ha organizzato a Mestre una tavola rotonda sul tema “Imprese del benessere, il difficile equilibrio tra competenze ricercate e competenze presenti nel mercato”
L’evento si è posto il duplice obiettivo di fornire alle imprese del settore benessere nuovi elementi di attrattività e promozione nei riguardi dei potenziali nuovi collaboratori e dall’altra offrire ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro nuove prospettive e opportunità occupazionali all’interno dei settori dell’acconciatura e dell’estetica.
All’incontro erano presenti i presidenti regionali CNA delle categorie coinvolte, con i giovani e i referenti di Victory e dell’Enaip. Questi ultimi hanno anche illustrato una presentazione che fotografa la situazione degli studenti.
Dal punto di vista delle imprese, il quadro di contesto del settore benessere nel Veneto si può leggere dalle cifre. Nella nostra regione sono 8.455 gli acconciatori e 5.273 le estetiste. Il comparto del wellness nel Veneto conta circa 25.000 addetti, per la grande maggioranza artigiani (il 95% degli acconciatori e il 75 delle estetiste). E il settore tiene. Infatti, da una recente indagine realizzata dalla CNA, emerge un quadro fortemente vocato appunto all’imprenditoria, con occasioni di crescita per quanto riguarda le attività: le imprese sembrano ben funzionare, con un 66 % di quelle che hanno dipendenti che riporta un rapporto “consolidato e durevole” con lavoratori che, nel 68% dei casi, dispongono di una qualifica professionale (il dato cresce fino al 76% nelle imprese di estetista).
Ma permangono tuttavia alcuni nodi che sono stati affrontati nella tavola rotonda, primi fra tutti l’ampliamento dell’offerta formativa e la necessità di rendere maggiormente attrattive queste professioni per le giovani generazioni. È comune infatti la difficoltà di trovare risorse tra i più giovani, spesso indirizzati verso i percorsi di studio liceali piuttosto che verso gli istituti professionali.
“La scelta dell’istituto professionale è una scelta consapevole che qualifica la vocazione all’imprenditoria. Va sfatato il pregiudizio che siano opzioni di studio di ripiego – commentano ad una voce Romeo De Pizzol, Presidente della CNA Acconciatori del Veneto, e Valeria Cazzola, Presidente della CNA Estetiste del Veneto –. Certamente va ampliata l’offerta formativa a completamento di un percorso che consenta anche, nel caso, di poter cambiare indirizzo di studio senza perdere gli anni già frequentati. Così come, dal punto di vista degli imprenditori dobbiamo rendere maggiormente attrattive queste professioni per i giovani che sono davvero una risorsa preziosissima. Oggi i ragazzi, al di là dello stipendio, scelgono professioni e status contrattuali che consentono loro di gestire il proprio tempo. Dobbiamo quindi poter offrire la massima flessibilità a chi si approccia alle nostre professioni, oltre ad una formazione più completa che comprenda anche l’esperienza lavorativa.”
“Vanno sottolineati i vantaggi che questa professione offre ai ragazzi anche dal punto di vista dei benefit contrattuali che possiamo garantire grazie alla bilateralità – aggiunge Romeo De Pizzol –. Anche nel piccolo è possibile garantire welfare aziendale, e questo va comunicato sia ai nostri imprenditori sia a quanti desiderano intraprendere questa strada. Un altro punto importante su cui dobbiamo concentrarci come imprenditori è la formazione dei giovani anche dal punto di vista dell’empatia con il cliente, un aspetto molto importante che talvolta può davvero qualificare e migliorare moltissimo la prestazione professionale. I nostri saloni devono poter divenire per gli apprendisti un luogo ove imparare la professione, ma anche un luogo di arricchimento personale nelle relazioni.”
“Ma più di tutto desideriamo che i ragazzi possano seguire i propri sogni – conclude Valeria Cazzola –. Io stessa ho seguito il mio sogno: ho aperto il mio studio di estetica dopo aver lavorato per molti anni in una azienda di ambito professionale diversissimo. Consiglio ai giovani di coltivare le proprie passioni con il cuore, ma con la consapevolezza che nulla si crea senza sacrificio. Noi siamo qui proprio per aiutarli a conseguire il loro sogno e a trasmettere loro il nostro sapere.”