Ricordiamo che a gennaio 2026, salvo la concessione di eventuali ulteriori proroghe, di cui daremo tempestiva informazione non appena dovessimo averne ufficialità, entra in vigore l’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali per le piccole imprese.
La scadenza di gennaio 2026 si deve a un decreto di proroga, emanato dal Governo in accoglimento delle istanze della CNA e del sistema produttivo, che ha permesso alle imprese di avere il tempo necessario per affrontare questa novità con maggiore chiarezza e consapevolezza.
La disposizione di legge si riferisce all’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa sugli immobili e i beni strumentali per rischio catastrofi.
Su questo provvedimento valgono sempre le considerazioni espresse a suo tempo dal Presidente della CNA del Veneto Moreno De Col:
“Questa disposizione di fatto non cerca di risolvere un problema molto spesso infrastrutturale che fa capo allo Stato, ma ne sposta la responsabilità sul privato, il quale non solo deve provvedere a sue spese ad una copertura assicurativa per un rischio che non ricade sotto la sua diretta responsabilità, ma oltre tutto sa a priori che le coperture assicurative, in caso di gravi calamità, potrebbero non essere adeguate all’entità del danno subìto. Si pensi ai disastri meteorologici quali esondazioni, alluvioni o allagamenti a seguito di piogge torrenziali, in particolare per insediamenti residenziali e produttivi in zone limitrofe a fiumi o corsi d’acqua. In questo senso mancano politiche a monte che mettano in sicurezza molti dei territori del nostro Paese, soggetti a disastri climatico-ambientali troppo spesso legati ad interventi di urbanizzazione selvaggia, eseguiti nei decenni precedenti senza alcuna lungimiranza.”
