È stato siglato da CNA Veneto, con le altre associazioni datoriali artigiane, e da SLC CGIL Veneto, FISTel CISL Veneto e UILCOM UIL Veneto il contratto regionale dell’area comunicazione, delle imprese artigiane e PMI, con scadenza al 31/12/2026.

Dopo un lungo periodo di vacanza contrattuale, le parti hanno voluto dare un segnale di rinnovamento, con l’obiettivo di valorizzare e innovare gli istituti già presenti nel precedente contratto collettivo regionale adattandoli alla radicale trasformazione subita dal settore negli ultimi anni, dettata principalmente dall’introduzione delle tecnologie digitali che hanno comportato la necessità per le imprese ed i lavoratori di adeguare le proprie competenze e l’organizzazione aziendale alle nuove richieste del mercato.

Importanti elementi di novità sono stati introdotti rispetto agli aspetti economici. In particolare, le parti hanno concordato di definire una nuova struttura retributiva articolata su due pilastri: da una parte l’introduzione di un elemento retributivo variabile legato alla verifica di indicatori di prestazioni aziendali, che darà la possibilità di poter godere della tassazione agevolata prevista dalle  vigente normativa; dall’altra le parti hanno voluto valorizzare il welfare aziendale su base contrattuale, cogliendo le nuove opportunità in termini di agevolazioni offerte dalla normativa, per consentire ad imprese e lavoratori di poter beneficiare di un sostegno concreto in un contesto economico incerto.

Inoltre, a fronte delle mutate esigenze, è stata incrementata la contribuzione di secondo livello EBAV, che permetterà di migliorare per imprese e dipendenti le prestazioni dei fondi EBAV, in particolare quelle legate ai sussidi assistenziali (oggigiorno sempre più richieste e fondamentali), alla formazione e alla promozione e qualità.

Si tratta di un contratto particolarmente ricco di azioni positive e attento a tutelare ogni forma di diversità. Le parti, infatti, si impegnano a favorire il superamento di ogni forma di discriminazione nel luogo di lavoro, con particolare riguardo a quella salariale e di accesso alla formazione professionale. L’adozione di strumenti di flessibilità oraria, la formazione volta a salvaguardare la professionalità del lavoratore/lavoratrice dopo periodi di assenza per genitorialità o assistenza persone con handicap, la promozione del lavoro agile e la previsione della Banca ore solidale sono solo alcune delle tematiche innovative contenute nel nuovo CCRL.

In tale contesto, per far fronte alle frequenti e non programmabili variazioni di intensità nell’attività aziendale, sono stati confermati, aggiornandoli, strumenti consoni che consentano alle imprese di poter affrontare periodi di alta produttività alternati a fasi di minore intensità lavorativa. A tal proposito, le parti hanno rinnovato l’istituto dell’accantonamento annuo di compensazione (banca ore) e quello relativo alla flessibilità settimanale dell’orario di lavoro.

Infine, ampio spazio è stato dato alla promozione della previdenza complementare. Infatti, il numero limitato di lavoratori che risultano essere iscritti ad un fondo di previdenza complementare nel settore della comunicazione del Veneto e i costi estremamente elevati per le imprese derivanti dalla rivalutazione del TFR dell’ultimo anno, hanno reso necessario attivare interventi volti a incentivare l’adesione dei lavoratori ai fondi negoziali valevoli per il settore artigiano.

In particolare, è stata introdotta una contribuzione aggiuntiva a carico del datore di lavoro compensata con una prestazione e una a carico di EBAV a favore delle imprese e dei dipendenti che aderiscano con il TFR a un fondo di previdenza complementare negoziale del comparto artigiano.

Il Presidente di CNA Comunicazione del Veneto Adriano Barioli, unitamente agli altri Presidenti delle associazioni datoriali artigiane del Veneto, ha affermato: “Le innovazioni apportate con il rinnovo del contratto regionale possono dare una risposta concreta e moderna alle esigenze produttive e di flessibilità di un mercato in continua evoluzione, che risente di una congiuntura economica caratterizzata da una situazione internazionale particolarmente negativa. Si conferma nuovamente la capacità del Veneto di dialogo e di confronto tra le parti regionali con il fine di individuare soluzioni innovative in grado di incrementare l’attrattività delle imprese artigiane e PMI e di intercettare i fabbisogni reali dei lavoratori”.

Soddisfazione è stata espressa anche dai segretari delle organizzazioni sindacali.

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