«Finalmente la notizia tanto attesa, lo slittamento dell’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali, approvato in queste ore dal Governo nazionale: troppe erano ancora le criticità che non avrebbero permesso alle nostre aziende di mettersi in regola con chiarezza»: questo il commento del presidente di APPIA CNA Belluno, Massimo Sposato, alla notizia dello slittamento dell’obbligo assicurativo contro le calamità naturali al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.

Le stime della CNA nazionale parlano di circa 4 milioni di imprese nell’impossibilità di sottoscrivere contratti in maniera consapevole sul livello di copertura e sui meccanismi di indennizzo, mentre in Veneto appena il 10% delle imprese è riuscito a mettersi in regola: «Nonostante la prima proroga, ancora oggi ci sono questioni da chiarire per permettere alle imprese artigiane di rispettare l’obbligo assicurativo, – spiega il direttore di Appia CNA Belluno, Cristian Sacchet – su tutte, l’offerta delle polizze assicurative non ancora ben strutturata, l’assenza del portale Ivass previsto dalla legge per confrontare le offerte e la definizione di “eventi calamitosi”, più restrittiva nel decreto attuativo rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023. La pubblicazione del decreto il 27 febbraio con l’entrata in vigore dell’obbligo al 31 marzo inoltre non ha lasciato spazio alle assicurazioni di aggiornare le proprie offerte, alle imprese di poterle valutare e alle associazioni di categoria di valutare polizza collettive».

«Ringraziamo il Governo e il Parlamento per aver ascoltato l’appello delle imprese, ma soprattutto dobbiamo sottolineare il prezioso lavoro fatto in questi difficili mesi da CNA e CNA Veneto e che ha portato al risultato che tutti i nostri artigiani attendevano con ansia. – conclude Sposato – Ora ci auguriamo che i confronti che proseguiranno nei prossimi mesi riescano a portare al superamento delle ultime criticità».

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