CNA e Confartigianato hanno incontrato il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, insieme al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, per sollecitare una soluzione efficace e definitiva rispetto all’emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese.

La situazione di migliaia di imprese si aggrava infatti di giorno in giorno e aumenta il numero di cantieri che si bloccano per l’impossibilità di portare a termine i lavori.

La riclassificazione della contabilità da parte dell’Istat e i numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate consentono di avere un quadro chiaro per intervenire con la massima rapidità. Nonostante banche e assicurazioni dispongano ancora di ampia capienza fiscale, non si è ancora riattivato il mercato della cessione dei crediti incagliati, rendendo ineludibile un intervento diretto da parte dello Stato.

Dev’essere inoltre ridefinito in tempi rapidi il sistema degli incentivi per la riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili, strumento fondamentale per centrare gli obiettivi della transizione energetica e per dare impulso alla crescita economica.

A conclusione dell’incontro, secondo le due associazioni, l’apprezzabile volontà del Governo di favorire la ripresa degli acquisti da parte del sistema bancario e assicurativo, sfruttando i margini esistenti di capienza fiscale, potrebbe non essere sufficiente a dare risposte positive agli artigiani e piccole imprese. Esse pertanto propongono una precisa perimetrazione dei crediti incagliati da più tempo e di minori dimensioni, così da far emergere le dimensioni contenute dello stock, gestibili con un intervento diretto da parte dello Stato.

È stato chiesto, ancora una volta, al Governo di assumere impegni precisi, da definire in tempi rapidi, per dare certezza alle imprese con una soluzione alla grave situazione provocata dai crediti incagliati.

L’incontro è stata anche l’occasione per discutere delle possibili modifiche al decreto 11/2023 sulla cessione dei crediti. In particolare, CNA e Confartigianato giudicano positivamente la disponibilità del Governo a ipotesi di correttivi in materia di cedibilità dei crediti per gli interventi realizzati nelle zone del sisma e per quelli non assistiti da CILA in quanto di edilizia libera. Appare anche positiva la valutazione per quanto riguarda la fruibilità, in un lasso temporale più ampio, dei crediti oggi ripartibili in 4/5 anni e per l’applicazione del 110% per le spese sostenute sino al 30 giugno 2023, anziché 31 marzo 2023, per gli interventi su unità immobiliari unifamiliari.

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