Primo focus del nuovo anno dell’Osservatorio Economia e Territorio, condotto dal Centro Studi Sintesi e dedicato all’andamento dell’economia del Veneto nel 2022 e alle previsioni e aspettative per il 2023. L’analisi dei dati conferma il buon andamento dell’economia del Veneto nel 2022, ma le previsioni e le aspettative annunciano un 2023 in condizione fisiologica di stallo rispetto all’onda di ripresa verificatasi nello scorso anno.

Il forte impulso del PIL nel 2021 ha rallentato la sua crescita nel 2022 con performance comunque migliori rispetto alle attese. Nel 2022 il PIL si è collocato al di sopra del livello pre-pandemico (+0,8%). La previsione è per questo di entrare appunto in una fase di stallo per l’anno appena iniziato: tutti gli indicatori indicano performance modeste dovute alla forte incertezza che denota il contesto generale. In quest’anno verrà riassorbita infatti in una fase di risacca l’onda di spinta post Covid che ha sostenuto la ripresa nello scorso anno. Questa stessa dinamica andrà a ripercuotersi anche sugli investimenti che, dopo l’accelerata dello scorso anno, registrerà un sensibile rallentamento nel 2023.

Il 2022 ha registrato una diminuzione delle imprese attive, con un sensibile calo per quanto riguarda le imprese artigiane.

Il Veneto conta in tre anni 5.300 imprese in meno: hanno sofferto in particolare i settori del commercio-turismo, della manifattura e dell’agricoltura (tutti empasse legati al Covid,) a fronte di una significativa crescita dei servizi. Questo dato evidenzia un vulnus che coinvolge in particolare le imprese artigiane, a risultanza di un fenomeno che, seppure si sia verificato con forte incidenza negli ultimi tre anni segnati dalla pandemia, di fatto era già avviato. L’indicatore delle presenze turistiche segna, invece, una ripresa pressoché totale rispetto ai dati pre-Covid: sono tornati gli stranieri, con una lieve flessione per le presenze di italiani.

Buono il trend dell’export, che continua a tenere nonostante una lieve flessione nel terzo trimestre 2022. Sicuramente vanno considerate due congiunture: il complesso scenario causato del conflitto in Ucraina (che dura da un anno) e la situazione della Cina, rimasta molto a lungo isolata a causa del perdurare delle misure di contenimento del Covid. Ottima performance del Veneto che comunque ha registrato un balzo in avanti e ha completamente assorbito l’impatto dovuto alla pandemia arrivando addirittura a + 26% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

“Abbiamo chiuso un anno, il 2022, che ci ha aiutato a riprenderci dall’empasse della pandemia ­­- afferma il Presidente della CNA del Veneto Moreno De Col nel commentare i dati dell’Osservatorio – e, sebbene permangano situazioni di incertezza legate alla situazione geopolitica internazionale, nel complesso non possiamo lamentarci. Le piccole imprese si stanno riorganizzando per riposizionarsi sui mercati, anche se, va detto, non vi è chiarezza su come evolveranno gli scenari economici sia a livello veneto che a livello nazionale. Guardiamo alla politica per avere indirizzi strategici e per lavorare sulle specificità del nostro territorio.”

TABELLA DEGLI INDICATORI

PIL

Secondo le ultime proiezioni, il PIL del Veneto nel 2022 si è attestato al +4,3%, con un sensibile rallentamento rispetto al 2021; allo stato attuale è prevista una crescita di poco superiore allo zero (+0,6%).

CONSUMI

Nel 2022 il Veneto è stato protagonista di una importante progressione dei consumi delle famiglie (+5,1%), anche se non sufficiente per recuperare quanto perso durante la fase più acuta della pandemia (-1,6% rispetto al 2019), dato in linea con la tendenza nazionale. Nel 2023 i consumi in Veneto dovrebbero proseguire nel sentiero di crescita (+1,8%), anche se in misura più contenuta rispetto all’anno precedente.

INVESTIMENTI

La positiva evoluzione degli investimenti in Veneto si è consolidata nel corso del 2022: infatti, nell’anno che si è da poco concluso, il valore reale degli investimenti è aumentato del +11,4% rispetto al 2021. Dal confronto con il 2019 si evince un incremento di 15 punti percentuali. Tuttavia, nel 2023 gli investimenti in Veneto sono indirizzati verso performance notevolmente inferiori (+3,5%) rispetto ai dati registrati negli ultimi due anni.

IMPRESE

Il numero di imprese attive in Veneto a dicembre 2022 risulta sensibilmente inferiore rispetto al livello di fine 2019 (-1,2%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, la dinamica negativa appare nettamente più accentuata (-2,9% rispetto a fine 2019) della tendenza generale. Per quanto riguarda le IMPRESE PER SETTORE: Nell’arco di tre anni (2019-2022) il numero di imprese attive in Veneto si è ridotto di quasi 5.300 unità. Tale variazione negativa riguarda soprattutto Commercio-Turismo (-4,2%), Manifattura (-4,3%) e Agricoltura (-3,7%), a fronte di una crescita significativa dei Servizi (+6,6% Servizi e +1,6% Servizi alla Persona).

DEMOGRAFIA D’IMPRESA

In Veneto, nel corso dell’anno solare 2022, si contano 24.269 nuove imprese, a fronte di 22.200 cessazioni: pertanto, il saldo a fine anno tra imprese iscritte e cessate risulta ampiamente positivo (+2.069 imprese). Tuttavia, appare opportuno far notare la flessione nel numero di nuove imprese iscritte nel corso del 2022, in evidente calo rispetto ai valori del 2019 (-8,3%).

OCCUPAZIONE

Nel terzo trimestre 2022 l’occupazione in Veneto fa segnare una leggera contrazione rispetto al trimestre precedente: tuttavia, considerando il valore medio nei primi nove mesi del 2022, si riscontra una crescita del numero di occupati del +4,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, dinamica positiva che riguarda tutti i settori economici. Rispetto al periodo pre-Covid (primi tre trimestri del 2019), il Veneto manifesta una perdita di circa 10 mila occupati (-0,5%): in realtà, tale tendenza è imputabile esclusivamente alla rilevante flessione del settore “Commercio, Alberghi, Ristoranti”, con un numero di occupati in calo di 9 punti percentuali.

MOVIMENTO TURISTICO

Tra gennaio e settembre 2022 il totale di presenze turistiche in Veneto ammonta a 57,9 milioni, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. I dati cumulati dei primi nove mesi del 2022 confermano la crescita rilevante delle presenze straniere (+57% rispetto al 2021). Il movimento turistico regionale è ormai vicino ai livelli pre-pandemia: le presenze fino a settembre 2022 sono inferiori di quasi il 9% rispetto allo stesso periodo del 2019. I dati parziali indicano la presenza di un leggero gap anche relativamente alle presenze italiane (-5,5%).

EXPORT

Nel terzo trimestre del 2022 l’export regionale manifesta una lieve flessione rispetto al periodo precedente: tuttavia, considerando i primi nove mesi del 2022, il valore delle esportazioni ammonta a 60,7 miliardi di euro, con una variazione del +17% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il Veneto ha assorbito completamente l’impatto negativo della pandemia sull’export, il cui valore, a settembre 2022, risulta superiore del 26% al dato dei primi nove mesi del 2019.

“Dobbiamo spingere ad una visione di sistema per attuare i grandi temi della transizione ecologica e digitale in primis – conclude il Segretario della CNA del Veneto Matteo Ribon –. Fondamentale concentrarsi su attività strategiche di filiera, valutare gli impatti del PNRR su scenari strutturali che si stanno profilando all’orizzonte e impegnarsi ancora di più in competitività e innovazione sostenibile per ridisegnare modelli di sviluppo del nostro territorio.”

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