Negli ultimi tempi, si sta assistendo al progressivo incremento di energie rinnovabili. Con la rapida diffusione di installazioni fotovoltaiche, dunque, è sorto il problema del loro trattamento a fine vita. Cosa fare quando un impianto smette di funzionare o viene dismesso? La gestione dei RAEE fotovoltaici si rivela un argomento spinoso e poco chiaro, ma fondamentale da conoscere per tutti gli operatori del settore.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha aggiornato, lo scorso ottobre, le “Istruzioni Operative per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia”, in conformità con le nuove normative approvate con decreto direttoriale dell’8 agosto 2022

Rispetto all’ultima versione delle istruzioni operative approvate ad agosto 2022, le nuove istruzioni recepiscono le novità normative intervenute nel corso dell’anno 2023 che hanno previsto:

  • la possibilità di rateizzare, in cinque anni, la quota da versare al Sistema Collettivo in caso di adesione effettuata ai sensi del decreto 118/2020 (articolo 49 comma 6-bis della legge di conversione n. 41/2023 del decreto n. 13/2023);
  • la proroga al 30 giugno 2024 del termine ultimo per comunicare l’adesione a uno dei Sistemi Collettivi (articolo 6 comma 2-quater della legge n. 87/2023), opzione che risulta alternativa al regime di trattenuta del GSE. Infatti, in caso di mancata adesione al Sistema Collettivo, il GSE provvede al trattenimento delle quote a garanzia secondo le modalità indicate nelle Istruzioni Operative, approvate con il Decreto Direttoriale dell’8 agosto 2022.

Riprendendo le istruzioni operative del 2022, i pannelli fotovoltaici possono essere sia di tipo domestico, cioè installati in impianti con potenza nominale inferiore a 10 kW, sia professionali, cioè installati in impianti con potenza superiore.

I rifiuti di pannelli domestici devono essere conferiti presso i centri di raccolta dal soggetto responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto fotovoltaico che ha richiesto ed ottenuto le tariffe incentivanti, oppure ad un impianto autorizzato da parte di un consorzio (individuale o collettivo) o da parte di soggetti autorizzati per la gestione del CER 200136, nonché da parte degli stessi soggetti responsabili se iscritti all’Albo Gestori Ambientali.

I rifiuti di pannelli professionali sono conferiti presso un impianto autorizzato dal soggetto responsabile, se iscritto all’Albo Gestori Ambientali, oppure da un consorzio (individuale o collettivo) o da soggetti autorizzati per la gestione del CER 160214.

Nel caso di dismissione o sostituzione di rifiuti di pannelli professionali durante il periodo di incentivazione, il soggetto responsabile deve presentare al GSE la documentazione attestante l’avvenuto trattamento e smaltimento, seguendo le procedure del GSE.

Il soggetto responsabile deve procedere autonomamente al trasferimento del RAEE ad un impianto di trattamento, se iscritto all’Albo Gestori Ambientali, oppure tramite un consorzio (individuale o collettivo) o tramite soggetti autorizzati per la gestione del CER o attraverso un trasportatore di rifiuti iscritto all’Albo Gestori Ambientali.

Lo smaltimento viene finanziato tramite una quota trattenuta dal GSE, che, in base alle nuove istruzioni operative, è pari a 10 euro per ogni singolo modulo fotovoltaico a garanzia delle operazioni di gestione e smaltimento. Infatti, la quota trattenuta è stata equiparata sia per gli impianti domestici (prima era di 12 euro/pannello) sia per quelli professionali.

Sono, inoltre, definite nuove tempistiche e modalità per partecipare, da parte dei soggetti responsabili, in alternativa e a parità d’importo, a un Sistema Collettivo per la gestione e lo smaltimento dei pannelli, come previsto dal decreto 118/2020. Questo anche per consentire l’esercizio dell’opzione agli impianti del IV e V Conto Energia.

In merito a quest’ultimo punto, il GSE specifica che è stato aggiornato l’allegato 8.3 (dichiarazione di partecipazione a un Sistema Collettivo) con una nuova sezione, da compilare a cura del Sistema Collettivo stesso, per confermare la correttezza degli importi versati per l’esercizio dell’opzione. Si segnala inoltre che, per gli impianti che hanno già versato la garanzia finanziaria presso un Sistema Collettivo, è necessario l’eventuale adeguamento delle quote già versate all’importo definito dal GSE (10 €/modulo) e l’invio al GSE dell’allegato 8.3.

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