La Consigliera Regionale di Parità Francesca Torelli ha presentato lo scorso 11 gennaio a Venezia il rapporto biennale “L’occupazione maschile e femminile in Veneto”. Il rapporto è una sintesi di dati sulla condizione di genere nelle aziende, considerata sotto il profilo della carriera, della retribuzione, della formazione e dell’accesso al lavoro. I dati sono stati inseriti dalle aziende in una piattaforma telematica del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con il coordinamento delle consigliere regionali di parità.
Dai dati spicca a Belluno il tasso di occupazione femminile più alto del Veneto (55,1%), in linea con il dato ISTAT della rilevazione della forza lavoro, che registra nel nostro territorio il tasso di occupazione femminile più alto, pari al 63%, a fronte del dato medio veneto pari al 57,7% e al dato medio italiano del 49,4%. Ciò dipende in parte dalla tipologia del lavoro, perché Belluno è una provincia che ha un forte sviluppo del turismo, settore dove il genere femminile risulta prevalente.
A questo dato va affiancato quello che rileva la percentuale femminile sul totale delle posizioni dirigenziali: la provincia di Belluno è la seconda a livello Veneto assieme a Padova, con il 38,5 % di presenza femminile.
In tutte le province venete lo stipendio medio delle donne si conferma inferiore a quello degli uomini, anche nella retribuzione accessoria, e Belluno non fa eccezione. Analizzando questo dato, si rileva che la differenza tra uomini e donne a livello retributivo è attribuibile soprattutto alle differenze di ruolo e alla maggiore tendenza delle donne a utilizzare il part-time per conciliare il lavoro e la gestione degli impegni familiari, il cui onere grava ancora prevalentemente sulle donne.

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