Dallo scorso giugno, è entrato in vigore il Rentri, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti.

Il decreto del Ministro dell’Ambiente n. 59 del 4 aprile scorso, che si compone di 24 articoli e tre allegati, stabilisce le regole per il funzionamento della piattaforma, gestita direttamente dal dicastero, che avrà il compito di raccogliere e rendere disponibili in formato digitale i dati sui rifiuti prodotti e gestiti dai soggetti obbligati all’iscrizione. Il Rentri avrà un avvio progressivo, a differenza del precedente sistema di tracciabilità, il ‘famigerato’ Sistri, introdotto nel 2009 ma successivamente abrogato senza essere mai entrato in funzione,.

Il decreto prevede infatti un lungo periodo transitorio per l’avvio degli obblighi di iscrizione al Rentri e per la conseguente tenuta in formato digitale degli adempimenti da parte dei soggetti obbligati (tra 18 e 30 mesi in base alla tipologia di impresa). Anche per i nuovi modelli di registro e formulario è previsto un transitorio.

Nei prossimi mesi dovrebbero essere emanate dal Ministero le relative procedure operative. Non appena ne avremo ufficialità, vi invieremo degli approfondimenti sulla strutturazione del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, che rivoluzionerà il mondo degli adempimenti ambientali in materia.

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