CNA Veneto approva la soluzione messa in campo dalla Regione Veneto per risolvere il grave problema dei crediti incagliati da Superbonus, questione che solo in Veneto ha bloccato nei cassetti fiscali crediti giacenti per 500 milioni di euro e che coinvolge 5mila imprese della filiera delle costruzioni.
Infatti, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato il lancio di una piattaforma in grado di risolvere il problema dei crediti incagliati emerso a seguito dell’approvazione del decreto-legge del 16 febbraio scorso e nei prossimi mesi sarà possibile stilare una graduatoria in base all’indice Isee che assicurerà la priorità a chi ha più necessità. Ma chi acquisterà i crediti inseriti nella piattaforma? Secondo l’assessore al bilancio Francesco Calzavara, sarebbero le aziende di trasporto locale, le quali, non essendo bloccate dal MEF, hanno capacità economica tale da poter acquistare i crediti, oppure grandi aziende private, individuate dalla Camera di Commercio, che possano esigere crediti dallo Stato e siano quindi interessate a comprare i debiti in piattaforme.
Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che, se non pagati, metterebbero a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie in corso in tutta Italia. Ma le conseguenze toccano da vicino: l’impossibilità di cedere sul mercato i bonus determina una carenza di liquidità nelle imprese di tutta la filiera delle costruzioni che le potrebbe portare, nel brevissimo, al fallimento.
«Siamo contenti che le nostre pressioni siano state accolte – commenta Moreno De Col, Presidente CNA Veneto –. Era necessario intervenire per risolvere l’allarmante situazione che si protrae da ormai troppo tempo. La creazione di questa piattaforma è una prima risposta da parte della Regione e ci auguriamo possa essere uno strumento per dare sollievo alle imprese e ai cittadini incagliati nel caos generato dal blocco della cessione dei crediti e dalle troppe modifiche della normativa relativa al Superbonus.»
CNA da tempo ha sollecitato l’attenzione su una questione vitale che ha lasciato migliaia di imprese del settore Casa in una situazione di pericoloso stallo. Per questo, la Confederazione si è messa a disposizione della Regione Veneto, del governo e delle istituzioni per trovare insieme le misure e gli strumenti più idonei per cercare di risolvere la situazione. Si parla di decine di milioni di euro i quali, se rimessi in circolo, possono innescare un meccanismo virtuoso di indubbio vantaggio, per gli enti, per le banche, per i cittadini e per le imprese.