Segnaliamo in questo articolo due importanti ‘compleanni’, vissuti con giusto orgoglio da due aziende associate.

Il 28 settembre scorso, l’impresa Cerentin F.lli di Castion ha festeggiato quarant’anni di attività, un traguardo considerevole. La realtà castionese specializzata in lattonerie ha potuto contare su un ricambio generazionale che ha permesso di coniugare il know-how aziendale di tanti anni di successo con la spinta innovativa di forze giovani.

Il quarantennale è stato celebrato con una novità. E’ stata inaugurata ufficialmente, infatti, la sede di Trichiana, in via Cavassico Inferiore 46/F, dove è stata dislocata la parte produttiva, mentre la sede storica di Castion è stata completamente dedicata alla formazione teorica e pratica.

Una storia, quella della Cerentin F.lli, decollata nel 1984 grazie allo spirito imprenditoriale dei fratelli Costante e Vittorio, che insieme hanno dato vita a un’attività di lattoneria e realizzazione di coperture in lamiera. Dopo oltre un decennio in autonomia o con alcuni apprendisti, nel 1997 la sede viene trasferita a Castion, in un nuovo capannone realizzato in proprio, dove si iniziano a collocare i primi macchinari e ad assumere manodopera. Nel 2001 la ditta si rende del tutto autonoma nella produzione, specializzandosi anche in coperture di edifici e impermeabilizzazioni. Tra il 2003 e il 2009, conclusi gli studi e dopo varie esperienze in ditta nelle stagioni estive, Andrea, Michele e Fabio, figli di Costante, entrano progressivamente in azienda: Michele affianca il padre nella gestione dei cantieri, Fabio si occupa dell’officina e Andrea dell’amministrazione. Nel tempo si amplia l’organico fino ad arrivare oggi a quindici addetti. Di recente si è avvicinata alla realtà anche la giovane sorella Valentina.

La ditta ottiene un riconoscimento prestigioso lo scorso febbraio, quando tutti e tre i fratelli ricevono il titolo di Maestri Artigiani associati ad APPIA CNA Belluno.

«Un traguardo appagante, riconosciuto per il nostro curriculum storico, ma anche per l’attenzione alla formazione di nostri dipendenti e di altri del comparto edile”, spiega Andrea Cerentin. «Due anni fa, infatti, abbiamo ricavato, negli spazi di Castion, un’aula destinata a corsi di formazione e un’area per la simulazione del montaggio dei nostri prodotti. I corsi, realizzati in collaborazione con APPIA CNA, si rivolgono ai nostri apprendisti e operai specializzati, ma anche ad altre aziende collaboratrici o a lavoratori autonomi del comparto con l’intento di fare rete».

Questo apporto innovativo della nuova generazione si affianca anche a un’attenzione a una produzione di design e personalizzata, oggi sempre più richiesta dal mercato, a una digitalizzazione dei processi produttivi, a una comunicazione mirata, anche attraverso i social. «Siamo convinti che investire in nuove tecnologie sia fondamentale per innovarci ma anche per attirare i giovani con l’obiettivo di preservare l’artigianato di un tempo, pur calato nel contesto attuale», conclude Andrea.

Uno dei lavori più recenti della ditta, e più significativi anche per la comunità bellunese, è stato, durante la scorsa estate, il rifacimento del tetto e delle lattonerie della scuola dell’infanzia “San Gaetano” di Castion, balzato alle cronache anche per l’impegno del volontariato nella raccolta dei fondi necessari.

Il secondo importante compleanno ha visto protagonista, il 5 ottobre scorso, la Falegnameria Hermann di Taibon Agordino, che ha celebrato vent’anni di attività e che, per l’occasione, si è regalata una sede tutta nuova. I festeggiamenti si sono svolti nel nuovo stabile, appena rimesso a nuovo. A guidare la falegnameria artigianale, specializzata in produzione e ristrutturazione di arredamento su misura, è Hermann Sala che, al fianco della moglie Vania Pramaor, dimostra di credere nelle tecnologie, per seguire la lavorazione delle sue creazioni artigiane dalla progettazione su misura in 3D fino alla consegna.

Un’esperienza, quella di Hermann, iniziata dopo dieci anni come dipendente in un’altra realtà, seguiti agli studi artistici a Cortina d’Ampezzo. Poi l’avvio da solo, nel 2004, ma guidato da un grande spirito imprenditoriale che gli darà ragione, già quando dopo un mese inizia ad assumere i primi dipendenti. Sono anni di impegno e sacrifici in cui la falegnameria si fa riconoscere per la sua produzione di qualità. Nel 2012 una tappa importante, quando Vania entra in società, portando un bagaglio di esperienze lavorative in contabilità e controllo gestionale, maturata dopo gli studi in economia aziendale. Si dà avvio, dunque, a un sistema produttivo più strutturato, dividendosi i compiti tra direzione strategica (Vania) e linea produttiva e commerciale (Hermann), affiancati naturalmente da validi dipendenti. Oggi l’azienda conta in totale quindici lavoratori.

Hermann, che è anche presidente del comparto legno CNA a livello Veneto, tende per modestia a non parlare dei suoi successi, ma a pensare piuttosto alle giovani generazioni. «Si sente spesso dire che non si trovano giovani o che questi non sono portati ad attività artigianali, ma ciò non sempre corrisponde al vero», spiega Sala. «Anzi, spesso i giovani sono vocati all’artigianalità, e sono le realtà artigianali a dovere adattarsi ai tempi di oggi, per esempio applicando le tecnologie a questo settore e consentendo loro di fare carriera». Nella falegnameria di Taibon la maggior parte dei dipendenti tra i quali figurano quattro donne, ha tra i 20 e i 35 anni. Vi sono macchinari a tecnologia avanzata, come centri lavoro in 3D, che consentono proprio tale crescita, richiamando anche un mercato estero.

La struttura inaugurata il 5 ottobre, in località Campagna 4, nata in uno stabile in disuso completamente ristrutturato, accoglie elementi legati all’ecosostenibilità, essendo dotata, oltre che di fotovoltaico, di un impianto di aspirazione innovativo che consente di produrre energia per il funzionamento delle presse, la produzione di acqua sanitaria e il riscaldamento, utilizzando la segatura della lavorazione, con conseguente risparmio energetico.

Questo ha consentito alla falegnameria, nell’aprile scorso, di essere l’unica azienda bellunese tra le sette venete premiate sulla base del rating ESG, che valuta l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’impresa. Il riconoscimento è stato ottenuto nell’ambito del progetto TranspArEEnS, supportato dall’Unione Europea, coordinato da Ca’ Foscari con CNA Veneto, e a cascata Appia CNA, tra i partner.

«Questa è la prima tappa importante della nostra storia, risultato ottenuto in primis grazie ai nostri collaboratori ma anche a fornitori, associazione di categoria e clienti. Ora abbiamo la nostra nuova “casa” e siamo pronti per nuove sfide imprenditoriali, guardiamo al futuro con fiducia», concludono Hermann e Vania.

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