Da una convergenza di forze tra artigiani e industriali, prende avvio il nuovo maxi consorzio unico per la garanzia collettiva e l’accesso al credito delle imprese.
Si chiamerà Finergis e sarà operativo dal 1° gennaio 2025. Nasce dalla fusione tra i consorzi di garanzia fidi imprese Sviluppo Artigiano (società di emanazione CNA, con base in Veneto e presente anche in Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia) e Neafidi, che è invece afferente a Confindustria.
Sviluppo Artigiano porterà in dote i propri numeri, forte di uno stock di garanzie tra i primi quattro in Italia e primo in Veneto (superiore ai 316 milioni nel 2023). Questo aspetto, associato all’importante patrimonializzazione e all’expertise di Neafidi (prima in Italia in termini di Total Capital Ratio) permetterà di elevare il livello della consulenza e dei servizi rivolti alle imprese, costituendo un ecosistema completo di opportunità finanziarie per tutte le tipologie di struttura o settore aziendale.
Tutto questo nel pieno rispetto della nuova disciplina confidi, prevista nel Testo Unico Bancario e rinforzata dagli ultimi decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dai regolamenti della Banca d’Italia. Il quadro normativo sta infatti mirando a incentivare nel territorio la presenza e l’operatività dei cosiddetti confidi maggiori, quelli che hanno un volume di attività finanziaria pari o superiore a 150 milioni di euro ed elevati standard di tenuta economica. Sviluppo Artigiano sarà trainante da questo punto di vista nella nuova società unica. Attualmente in Veneto i confidi maggiori sono sei.
Come confidi maggiore, Finergis sarà a tutti gli effetti organo iscritto nell’albo degli intermediari finanziari sottoposti alla vigilanza di Banca d’Italia, primo in assoluto nel Nord Italia, assicurando totale affidabilità per le imprese che vi si rivolgono. Oltre a garantire maggiore possibilità di accesso al credito, la nuova realtà offrirà anche attività aggiuntive con soluzioni personalizzate e supporto consulenziale continuativo per permettere alle aziende di contare su strumenti efficaci con cui progettare percorsi di crescita e sviluppo. Il tutto con una patrimonializzazione e una solidità di primo livello.
Finergis, che avrà sede legale a Vicenza e quartier generale a Mestre, conta su un attivo di 170 milioni, un patrimonio di 100 milioni, uno stock di garanzie di 400 milioni su 600 milioni di finanziamenti e 48.000 soci. Si colloca nel panorama degli intermediari finanziari come uno dei principali operatori, grazie ad una struttura di 60 dipendenti, una rete commerciale interna ed esterna formata da professionisti dedicati al dialogo con le imprese e oltre 30 sedi distribuite in Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
«Vogliamo esser sempre più partner vicini e utili alle imprese – sottolinea il presidente di Sviluppo Artigiano, Mario Borin -, offrendo prodotti nuovi, rafforzando il presidio territoriale e garantendo maggiore forza contrattuale ai soci, per ottenere i flussi finanziari necessari».
«È un percorso aggregativo fondato su reciproca collaborazione e pariteticità tra i due Confidi, che garantirà la presenza nel cda di esponenti di micro, piccole, medie e grandi imprese», aggiunge Alessandro Bocchese, presidente di Neafidi. La pariteticità si esprimerà in un cda con sei esponenti del mondo industriale e sei di quello artigiano, nonché attraverso l’alternanza alla presidenza dei due mondi di provenienza al rinnovo dei cda.