Dopo le preoccupate reazioni al decreto 11/2023, con il quale il Governo blocca sconto in fattura e cessione del credito, il 20 febbraio scorso il Governo, nella persona del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ha convocato a Palazzo Chigi la CNA con le altre associazioni di categoria interessate e con le rappresentanze del sistema bancario.
Tre sono le priorità che in quell’occasione la CNA ha indicato al Governo. La prima è il tema dei crediti fiscali che le imprese non riescono a vendere, per il quale è necessario attivare qualsiasi strumento per svuotare i cassetti fiscali delle imprese, la seconda è il caos provocato dall’ultimo decreto del governo che cancella l’opzione della cessione del credito e la terza è l’avvio di un tavolo per il riordino e la stabilizzazione degli incentivi per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli immobili residenziali anche alla luce della nuova direttiva europea sulla casa.
All’incontro del 20 febbraio a Palazzo Chigi, ha fatto seguito una prima riunione tecnica convocata il 22 febbraio dal Ministero dell’Economia.
La CNA ha sottolineato a questo tavolo tecnico che la disponibilità del Governo di risolvere l’emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese dovrà tradursi a brevissimo in un provvedimento urgente.
L’ipotesi di utilizzare gli F24 dovrà impegnare prioritariamente il sistema bancario a destinare la nuova capienza per acquistare i crediti nei cassetti fiscali delle piccole imprese di ogni importo e per tutte le tipologie di bonus.
Al tavolo, la CNA ha inoltre chiesto una cabina di monitoraggio presso il MEF sui flussi di crediti che saranno ceduti ed acquisiti dagli intermediari finanziari e sui tassi che verranno applicati alle nuove operazioni di acquisto.
Infine, per quanto riguarda l’incertezza sui bonus minori generata dall’ultimo decreto del Governo, la CNA ha chiesto che l’autodichiarazione del committente sia sufficiente per certificare la data di inizio lavori e poter utilizzare così la cessione del credito.
“A seguito dell’incontro con il Governo sul decreto che ha cancellato la cessione dei crediti – dichiara Moreno De Col, Presidente della CNA del Veneto – la partita è aperta. Il Governo ha ribadito che le restrizioni europee non consentono di mantenere invariato lo schema di intervento dei bonus finora utilizzato, ed in particolare la cessione dei crediti. Tuttavia proprio le direttive europee ci spingono a dover trovare una soluzione per ottemperare alle prossime scadenze in termini di sostenibilità per quanto riguarda la casa. Inoltre ci troviamo dinanzi all’esigenza di trovare una soluzione condivisa per dare sollievo alle imprese e ai cittadini incagliati nel caos generato dalle troppe modifiche della normativa relativa al Superbonus e da questo decreto che blocca la cessione dei crediti.
La nostra proposta: definire insieme alle istituzioni un nuovo strumento strutturale che possa guidare le nostre imprese fuori dalle secche in cui siamo rimasti incagliati con il Superbonus, e che sia in grado di orientarci in merito alle richieste che ci giungono dall’Europa. Dobbiamo concentrarci per ideare un nuovo meccanismo funzionale nel settore della ristrutturazione edilizia, così da proseguire nel percorso dell’efficientamento energetico e messa in sicurezza del nostro patrimonio immobiliare.”