Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Treviso-Belluno, ha indetto il premio “Donna Imprenditrice Visionaria”, dotato di un fondo di € 18.000, destinato all’assegnazione di cinque riconoscimenti in denaro rispettivamente del valore di € 4.000,00 all’impresa prima classificata, € 3.800 all’impresa seconda classificata, € 3.600 all’impresa terza classificata, € 3.400 all’impresa quarta classificata ed € 3.200 all’impresa quinta classificata.

Con questo riconoscimento si vogliono premiare cinque imprese femminili delle province di Treviso e Belluno che si siano distinte per aver attivato, nella propria azienda, percorsi di cambiamento finalizzati a dare concretezza ad una visione imprenditoriale rivolta al futuro e in grado di generare un circolo virtuoso con i propri stakeholder interni ed esterni, con ricadute positive sia per la stessa azienda che per l’ambiente di riferimento.

Ai fini del premio, si intendono imprese femminili:

  • le imprese individuali il cui titolare sia una donna;
  • le società cooperative in cui almeno la maggioranza dei soci e degli organi di amministrazione siano costituiti da donne e in cui almeno il 50% del capitale sociale sia detenuto da donne.

Possono partecipare alla selezione le imprese che presentino i seguenti requisiti, da mantenersi dalla data della domanda di partecipazione e fino alla formale assegnazione del premio:

  • rientrare nella definizione di impresa femminile stabilita ai fini dell’avviso;
  • essere regolarmente iscritte, alla data di presentazione della domanda, al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Treviso-Belluno ed attive;
  • avere sede operativa in provincia di Treviso o in provincia di Belluno;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non essere in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria; l’azienda e i suoi soci/amministratori non dovranno inoltre essere presenti nell’archivio dei protesti;
  • essere in regola con l’adempimento dei doveri fiscali relativi al pagamento di imposte e tasse e con l’adempimento dei doveri contributivi nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile;
  • rispettare le previsioni di cui al D. Lgs. n. 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni), alla L. n. 577/1965 e al D. Lgs. n. 159/2011 (Disposizioni contro la mafia) e al DL n. 95/2012 (art. 4, comma 6);
  • non avere legali rappresentanti o amministratori che risultino componenti della Giunta camerale e/o del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile o soggetti a qualsiasi titolo dipendenti della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, anche nel rispetto delle disposizioni vigenti e, in particolare, della legge n. 190/2012.

Le domande di partecipazione, redatte secondo la modulistica disponibile nella pagina dedicata della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, dove è anche possibile trovare tutti i dettagli dell’iniziativa, dovranno essere inviate esclusivamente via posta elettronica certificata (PEC), in formato PDF, all’indirizzo PEC cciaa@pec.tb.camcom.it entro il 20 settembre 2024, a pena di inammissibilità.

All’interno del predetto arco temporale, la data di presentazione della domanda non costituisce in ogni caso titolo di preferenza ai fini della formazione della graduatoria.

Il Comitato valuterà ciascuna candidatura, assegnandole un punteggio da 1 a 30 in base ai seguenti parametri:

  1. Approccio Futuristico: innovazione radicale, innovazione incrementale e innovazione sostanziale;
  2. Cultura Imprenditoriale: creazione di nuove regole e nuove forme di organizzazione, utilizzo di nuovi linguaggi e nuovi comportamenti nella gestione delle relazioni;
  3. Stile di leadership: espressione di nuovi stili di leadership con la combinazione creativa e originale delle caratteristiche di uno o più modelli di leadership;
  4. Welfare aziendale ed Engagement: miglioramento delle condizioni lavorative e di vita dei dipendenti, coinvolgimento dei dipendenti verso l’azienda;
  5. Sviluppo sostenibile: sostenibilità economica, sociale, ambientale.

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