C’era anche una delegazione veneta al meeting nazionale di Cna Impresa Donna organizzato a Monopoli lo scorso ottobre. Mettersi in gioco per crescere nel sistema CNA come persone e imprenditrici. Questo era il tema di fondo del meeting, che ha visto la partecipazione di 120 imprenditrici associate a CNA e che è stato dedicato a formazione, networking e crescita personale.
In rappresentanza di CNA Impresa Donna Belluno era presente la Presidente Moira Fontana.
“Tenevo molto a partecipare a questo meeting – spiega la Presidente -. Il meeting nazionale è un momento di formazione importante, che ci permette di crescere come persone e come imprenditrici. Ci dà nuovi strumenti per le nostre imprese, oltre a contribuire a cambiare e far crescere CNA. È stata davvero una bella opportunità di crescita e di confronto, come lo era stato anche il meeting di Ancona, a cui avevo potuto partecipare due anni fa. Dobbiamo tenere presente che l’impresa femminile, anche nella nostra provincia, è in controtendenza e in aumento.”
Ha confermato questo dato anche il direttore della divisione Sindacale e Associativa, Fabio Bezzi, che ha illustrato lo sviluppo e il ruolo avuto dal raggruppamento di interesse negli ultimi quattro anni all’interno della Confederazione, evidenziando l’aumento del 4/5% di associate a CNA Impresa Donna. “Questo è il dato che conta- ha messo in evidenza Bezzi – perché sono questi numeri che vi raccontano, che raccontano la credibilità, la capacità d’iniziativa e il lavoro che sta alle spalle. Un dato che dice che avete già vinto, in quanto siete un esempio per il sistema.”
Il programma del meeting, una tre giorni dai ritmi serrati, ha offerto poi molti interventi interessanti.
Il presidente Costantini si è soffermato sull’importanza del confronto con l’Europa e degli incontri che i vertici CNA hanno avuto in Germania, per costruire una rappresentanza più importante per la piccola e media impresa, e a Bruxelles, per incontrare parlamentari e capigruppo dei partiti: “perché c’è un tema fondamentale che è il rispetto della piccola impresa. Sotto le elezioni eravamo sempre al centro dell’attenzione, la spina dorsale del Paese e dell’Europa, e ora l’attenzione della politica è rivolta verso le grandi imprese dell’automotive, all’impatto che il Green Deal avrà su di loro, mentre le nostre imprese che, tutti i giorni faticano e sudano per portare avanti questo Paese, sono già dimenticate.”
Costantini ha poi indicato nella mancanza di manodopera qualificata uno dei più gravi problemi affrontati dalle imprese e in particolare da artigiani, micro e piccole imprese. Ha parlato del progetto in Egitto per aprire il primo centro di formazione “per insegnare un mestiere e fare arrivare queste persone in Italia”, rilevando come sia un’assurdità che, mentre alle imprese manca la manodopera, tanti giovani, non solo italiani, siano senza lavoro.
Al termine del discorso, il presidente ha ricordato che per la Confederazione si sta per inaugurare il nuovo anno assembleare.
“Un anno in cui si aprono opportunità e occasioni per mettersi in gioco” – ha dichiarato, in apertura del meeting di CNA Impresa Donna, la coordinatrice nazionale, Cristiana Alderighi.
Il meeting è stato anche occasione per proporre una formazione che verteva su due momenti. Da un lato un un’esperienza laboratoriale- creativa a cura dell’associazione “CreaVità” di Chiara Gamberale, dall’altro un momento formativo dedicato alla conoscenza del sistema confederale e all’importanza del ruolo delle donne imprenditrici. “Un ruolo quello di noi donne che non è mai scontato – ha ribadito Rosamaria De Rosa, vicepresidente Nazionale CNA – siamo abituate a essere in minoranza ai tavoli che contano, tocca cambiare le cose.”
“Scrittura creativa, musica, danza, teatro e arte – conclude Moira Fontana – per stimolare la consapevolezza delle proprie risorse emotive e la loro importanza nella guida e nella partecipazione ad un gruppo di lavoro. Tante emozioni, voglia di fare squadra e guardarsi dentro, crescere come imprenditrici e come sistema, superando la questione del sesso a cui apparteniamo, valorizzare l’individuo per le sue competenze, formarsi per avere strumenti sempre più efficaci per esercitare il lavoro di rappresentanza all’interno e all’esterno dell’Associazione. Mettersi in gioco vuol dire vivere l’associazione come un laboratorio, che ci permetta di sperimentare e creare un cambiamento, capace di portare CNA e le nostre imprese ad affrontare le sfide che ci attendono. Mettersi in gioco vuol dire anche incontrarsi, sentirsi, creare reti e connessioni tra noi e le nostre imprese in una congiuntura non facile. Per cui invito tutte le colleghe imprenditrici a mettersi in gioco e a partecipare attivamente al Comitato Impresa Donna di APPIA CNA. Contattatemi o chiedete informazioni. Vi aspettiamo. Creiamo un bel gruppo di lavoro per cogliere le opportunità che ci offre il sistema CNA!”